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24.3.11

Venezia
































Questo findisettimana scorso siamo andati a Venezia. Sono andato lì nel maggio di 2009 ma ho dovuto andare di nuovo perchè amo la stranissima città così. Presto alla mattina siamo lasciati Lido (dove dormivemo) e siamo andati al mercato Rialto. Venezia non è un vera città perchè ci sono solo 6.000 abitanti. Questo può vedere solamente nel numero di mercati che si trova. Ci sono solo uno. Rialto è l’unico mercato e se può fare un paragone a Roma Rialto mi fa riccordare Mercato Campo de’fiori, però ci sono un selezione di pesce. il mercato è ambiato nelle stesse stalle come sempre.
Poi siamo andati all’isola San Giorgio. Come chiesa mi para stranissimo perchè non mi sembra che costituisse nello stilo veneziano. Penso che Non abbia uno stilo che riflette l’acqua della laguna o le paese con cui venezia ha scambiato. Infatti fu costituito a quasi lo stesso età di santa maria degli angeli e martiri (di cui ho già scitto), per questo e una chiesa tarda venezia perchè venezia ha già cominciato il suo declino a questo tempo.

L’altra cosa interessante di questa chiesa (di cui Jill mi ha insegnato) sarebbe quello del marmo arancia, è particolare perchè viene sempre e unicamente da verona. Il vero ragione che siamo traversati la laguna per vedere quest’isole è il suo campanile, da cui si può vedere tutto venezia, giudecca, a un grande parte della laguna. Penso che la vista dal campanile di San Giorgio sia meglio di quello di San Marco. Indeitro al chiesa di Santa Maria della saluta (di cui parlerò subito) anche si può vedere Mestre. Mestre è una zona particularmente industria che non e propria la laguna ma parte del continente. Mestre è interessante perchè la zona industriale di Mestra ha creato il problema dell’acqua alta a Venezia. La scienza non capisco quindo non provo di spiegarla ma questo problema è il problema più grande di Venezia.

Mentre cercavamo il centro d’arte contemporanea realizzato da Tadao Ando dentro la Punta della Dogana, abbiamo deciso di vedere la Basilica di Santa Maria della Salute. La chiesa prende forma ottogonale con una grande cupola emisferica. Penso che l’interno rappresenti più uno stilo tipico veneziano barocco, mi trova più elegante, ornate, adorno. Per esempio quello lampadaro d’oro, e quelle statue. Anche si utilizza il vetro di Murano per le finestre di quella chiesa (anche se è più difficile di vederlo da quest’immagine). Il centro d’arte resta chiuso in modo che i lavoratori possono installire un nuovo esposizione, quindo non possiamo vedere il restauro realizzato da Tadao Ando.

Poi, abbiamo comprato piccoli oggetti di vetro muranéxo. Io ho comprato gemelli e jill un agnello. Quella sera abbiamo pensato che il ghetto avesse cibo e feste per sabato sera a cause del giorno della celebrazione ebriaco, ma dopo il sole è tramontato il ghetto è rimasta vuoto. Il ghetto vuoto buio mi faceva pensare della vita ebriaca dell’epoca. Il ghetto è situato lontano della città centro sull’isola sua proprio isolato.

La Domenica siamo andati a Chioggia. Ho pensato che il viaggio verso Chioggia durasse tipo mezz’ora invece di ora mezza, ma non sapevo la distanza fra lido e chioggia. Per fortuna questo viaggio si può fare prendendo solo una linea del ACTV, l’undici. L’undici è composto d’un autobus che prende la strada fra Gran Viale in Lido fino al lato sud dell’isola, poi l’autobus sale un traghetto che porta fra lido e porto secco. A porto secco continua fino al lato sud di quell’isola dove la linea undici diventa un vaporetto che finisce a Chioggia. Si può vedere tutto della laguna fra vaporetto. Alla distanza si può vedere i dolomiti in fondo e davanti e Mestre. Abbiamo pranzato le frutte di mare al Ristorante la Taverna a Chioggia, le cozze, la pasta con le uova delle pesce e granchio, e un misto piatto di pesce grigliato.

Venezia mi piaceva finchè ci siamo incontrati due anni fa quando sono andato in italia per lavorare in fattoria. La città è sempre un gioco della luce e l’ombro. Il modo in cui luce rimbalza dall’acqua, Il buio dei sotoporteghi. Venezia è un a città che non si puo navigare, un vicolo che sembra un vicolo cieco potrebbe essere il luogo dove cui trovare il più buono pasto del suo viaggio. La forma della città è incredibile organica, in modo che il grande arteria stradale, il Canal Grande, scinde in piccoli canali, che scinde di più in picoli sotoporteghi scuri che finisce sempre in vicolo cieco dove il viaggiatore diventa catturata dalla città stessa. Dicendo che Venezia è una città che fornisce il turisto sarebbe ingiusto perchè la città stessa è l’attrazione del turisto.

A Roma ci sono tanti turisti al centro, tutti voglio vedere il vaticano, il foro, il colloseo, la spagna, ma questi zoni sono tasche dellla città, fuori questo c’è una roma romana, c’è una perifieria. A Venezia questa verità mi pare più nasconda. Si può capire la complessità di questo così: venezia è notata per avendo il cibo peggiore perchè è sempre difficile di trovare un ristorante buono con tavolo. A volte sembra che non ci sono veneziani però ho visto più segni nel dialetto veneziano. Secondo me la laguna fuori venezia ritene più della cultura dell’epoca che venezia. Venezia ha cambiato a una città mostra, una città musea, per questo mi sono piaciuto Chioggia di più. Chioggia è una piccola isola pescatoria, dove la gente vive, lavora, la vita della laguna dal passato esiste ancora, che a venezia è perso oppure sta nascondendo.



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16.3.11

Mercato Trionfale





Sono andato a mercato trionfale a Prati. Sopratutto mi piace mercato trionfale. È più economico, a vicino (anche se dovrei prendere l’autobus per andare lì ma qui a CasaPonte non c’è un mercato giusto proprio vicino è dunque non abbiamo un altro scelto) anche si vende vino così come all’enoteca. Penso che posso portate qualcosa in modo che loro riempirla, forse 1 , 2 euro al litro. Ecco vino tavolo. Le verdure sono buoni e il più economici che ho trovato fino ad ora nel centro ( silvio mi ha detto che i prezzi sono più bassi nel periferia ma non posso viaggiare quasi ora per fare la spese. Ho comprato carciofo per ,60 ognuno. Il migliore prezzo che ho visto. (ma sarà un articolo sul carciofo al futuro). Trionfale non è un mercato all’aria ma non m’importa. È bello e ci sono migliori formaggi, verduri, e le frutte non sono troppo male. sopratutto posso aggiungere un nuovo posto sul corso di 23. Il migliore pesce e carne sono rimasti a Esquilino però.


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17.2.11

Mercato Piazza Vittorio e L'Esquilino






La ricerca per un mercato che mi serve continua. Stamattina ho provato Mercato Piazza Vittorio. Se siete guardando una mappa, il mercato non è situato nel Piazza Vittorio. Essendo un mercato all’interno Mercato Piazza Vittorio è situato in un complesso. Questo mercato è mercato del quartiere l’Esquilino che sia quartiere più etnico del Roma. Ci sono carni Religione mussulmano che si prepara secondo legge del Corano. Eccoli Polpi e Murena. Secondo me se Esquilino porta Murena deve essere buono. Ho comprato più che posso portare e mi costa meno di €15.


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7.2.11

Prati e altri Mercati











Stamattina il mio coinquilino Zach ed io abbiamo visitato mercato campo de’fiori per comprare alcune verdure e frutti. Non ne abbiamo guardate ai prezzi e forse abbiamo speso troppo ma le verdure e i frutti sono stati freschi. L’altro Giordano ed io chiacchieravamo un po’ e mi ha consigliato qualcosa, ma io preferirei dormire se ti piace Giordano.



Poi a pomeriggio Silvio ed io ci siamo incontrati per strada e giravamo a Prati, dove lui ha comprato una bacinella e poi abbiamo comprato pane da Billo. Discutevamo due chiacchiere sul Prati. Prati era strutturato nel novecento e la costruzione del quartiere è finito nella prima metà del ventesimo secolo. Dissimile dall’altro rione Prati mi sembro organizzato e ordinato come una riflessione delle idee contemporanee della sua costruzione. Prati è uno delle quartiere romane più agiato. Mi sembro che tutte delle case siano palazzi parigini.

6.2.11

Le Cartoline







Oggi io e il mio coinquilino Michele siamo visitati Mercato Porta Portese. Si sono svegliati alla dieci mezza e sono andati a Porta Portese in autobus quaranta e tram da argentina a Trastevere. Passeggiavamo tutta lunghezza del via portuense per tre ore. Le stalle non m’interessavano all’inizio. Giravamo le stalle, dove venditori immigrati hanno venduto prodotti con marchi falsi, gli occhiali, le giacche di pelle, le scarpe. Tutti di quelli prodotti erano economici, la qualità dei prodotti non era il peggiore possibile. Le stalle all’estremità opposta vicino a piazza ippolito nievo m’interessavano di più. I venditori a quell’estremità hanno venduto vecchie piccole cose: libri, cornici, specchi, macchinette di metallo, e vecchi elettrodomestici. E’ stato una stalle che mi ho interessato di più: il venditore delle cartoline vecchie usate. Quelle cartoline mi ha dato un’idea per un progettino che posso continuare tutto semestre. Ho comprato cartoline con immagini di luoghi che voglio visitare nel futuro. Quando li visiterò riscatterò quell’immagino stesso con la mia macchina fotografica. Oggi ho comprato cartoline da Milano (Stazione Centrale, Piazza Duomo), Venezia (Palazzo Franchetti, Piazza San Marco), Trieste (Palazzo della Luogotenenza), Firenze ( Loggia dell’Orgagna), e una da Roma che viene dal Campidoglio. Comincerò con la cartolina del Campidoglio.